Come conciliare vita e lavoro?

Come concili vita-lavoro? Ho fatto questa domanda alla mia community, ho raccolto le risposte e ho deciso di scriverci un nuovo articolo. È un argomento di cui si discute molto ultimamente, soprattutto dopo la pandemia Covid-19, ma oggi mi voglio soffermare sul punto di vista di un Consulente del Lavoro e su quali sono gli strumenti che possono essere adottati per il work life balance.

Conciliare la vita privata con il lavoro è questione di equilibrio, non c’è una regola comune, ognuno sperimenta e trova il suo. La maggior parte della mia community concorda che per raggiungere questo equilibrio:

  • organizziamo;
  • pianifichiamo;
  • deleghiamo;
  • scegliamo le priorità;
  • chiediamo aiuto.

Ma esistono degli strumenti che aiutano la conciliazione vita-lavoro? 

Si, esistono, e tra questi rientrano:

  • congedi per i genitori;
  • smart working;
  • adozione della settimana corta;
  • assunzione di lavoratori domestici.

Congedi per i genitori

Dal 13 agosto 2022, i genitori possono fruire, fino al 12° anno di vita del bambino, di congedi parentali per un massimo di 9 mesi per nucleo familiare, così suddivisi:

  • 3 mesi intrasferibili madre;
  • 3 mesi intrasferibili padre;
  • 3 mesi trasferibili tra i genitori.

La retribuzione sarà pari a:

  • 1 mese all’80%, per chi ha terminato il congedo di maternità o, in alternativa, di paternità dopo il 31 dicembre 2022 e da fruire fino al 6° anno di vita del bambino ;
  • 1 mese al 60% (80% solo per il 2024), per chi ha terminato il congedo di maternità, o in alternativa, di paternità dopo il 31 dicembre 2023 e da fruire fino al 6° anno di vita del bambino ;
  • restanti 7 mesi al 30%. 

Smart working

Lavoro agile, detto smart working, è una modalità di svolgimento del rapporto di lavoro subordinato che permette di incrementare la competitività e conciliare i tempi di vita e lavoro. Caratteristica:  flessibilità organizzativa senza vincolo di spazio, no postazione fissa, e di orario, nei limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale previsti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

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Necessario un accordo individuale sottoscritto tra il datore di lavoro e il lavoratore. 

Adozione della settimana corta

Nuova tendenza in molte aziende italiane, obiettivo: migliorare il benessere dei dipendenti e aumentare la produttività riducendo i giorni lavorativi in una settimana. 

Per poter beneficiare dei vantaggi dall’utilizzo della settimana corta, bisogna trovare un giusto equilibrio. Infatti, il rischio potrebbe essere un aumento di burnout e stanchezza perché bisogna gestire più compiti in un arco temporale più limitato. Da non sottovalutare anche lo stipendio, potrebbe esservi una diminuzione. Per questo si sta cercando di regolamentare l’ultilizzo della settimana corta. 

Assunzione di lavoratori domestici

Il rapporto di lavoro domestico è la prestazione di servizi di carattere domestico funzionali allo svolgimento della vita familiare, valido aiuto nella conciliazione vita-lavoro.

Sono lavoratori domestici gli addetti alle ordinarie incombenze familiari, come baby-sitter, cuochi, colf, badanti, camerieri, ma anche i giardinieri, custodi, portieri di case private, autisti se la prestazione è al servizio esclusivo o prevalente della famiglia. 

Necessario stipulare un contratto ed effettuare la  comunicazione obbligatoria che va fatta sul sito INPS entro le ore 24 del giorno precedente, anche se festivo, a quello di instaurazione del rapporto di lavoro.

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